In foto Gianluca, l’etimologo
Ultimamente, se vi trovaste svogliatamente a navigare su Facebook, tra un post e l’altro, tra una canzone romantica e l’ultima foto che ritrae tutta l’allegra famigliola al pranzo di Natale postata da vostra zia, potreste imbattervi in un vero e proprio fenomeno, ancora troppo poco conosciuto a mio parere.
Si tratta di un progetto del tutto innovativo, partorito dalla giovane mente di un brillante studente universitario, il quale un giorno, un po’ per scherzo e un po’ per passione, ha cominciato a svelare alla community di Facebook l’origine di parole dialettali che tutti, almeno una volta, abbiamo pronunciato, senza però mai sapere quale fosse la loro reale origine. Gianluca, che ha scelto di darsi il “titolo” de L’etimolgo, tra risate e abile dialettica spiega, in maniera semplice e lineare, il significato di molti termini comuni nel nostro linguaggio quotidiano, scavando a fondo nella storia che ogni parola nasconde dietro di sé e aprendo un vero e proprio mondo ai suoi ascoltatori, il tutto condito da sana ironia e grande bravura.
Ma, dal momento che le idee possono essere illuminate a dovere solo da chi le ha curate, sviluppate e accresciute, ho deciso di parlare con lui del suo bellissimo progetto.
Ciao Gianluca, o meglio “Etimologo”. Dopo la mia breve introduzione al tuo progetto, tocca a te presentarti e presentarlo. Dirci, magari, da dove nasce.
L’etimolgo è una rubrica nata per caso e per divertimento. Si tratta di video della durata media di due minuti in cui spiego l’etimologia dei termini napoletani. A volte condisco la spiegazione con proverbi, versi poetici, osservazioni personali. Il mio ovviamente non è un progetto scientifico, ma un tentativo di dare input, stimolare la curiositas per accedere poi alla conoscenza.
L’etimologo è una scorciatoia divertente, diciamo.
Amo Napoli. Credo che il mio amore per la cultura partenopea sia qualcosa di innato. Fin da piccolo amavo la ruralità, il dialetto e tutto ciò che avesse a che fare con l’aspetto rudimentale delle cose.
Parli di curiositas, di voglia di conoscere e di accrescere il proprio bagaglio in merito al dialetto napoletano, la domanda quindi mi sorge spontanea: questo amore così forte per la cultura napoletana, da dove scaturisce? Quale è la sua origine?
Amo Napoli. Credo che il mio amore per la cultura partenopea sia qualcosa di innato. Fin da piccolo amavo la ruralità, il dialetto e tutto ciò che avesse a che fare con l’aspetto rudimentale delle cose. Col tempo poi ho raffinato questa passione in un percorso sempre più ampio, unendolo all’arte, alla letteratura e a tutto ciò che possa essere considerato “un manufatto”.
Fino ad ora abbiamo parlato tanto di etimologia, di amore per la napoletanità ma in effetti sarebbe giusto, per chi ci sta leggendo, chiarire cosa sia l’etimologia.
Certo. Bisogna partire proprio da lì. Etimologia, infatti, significa “ricerca del vero, reale” (dal greco), quindi il mio è un processo di ricerca che si intreccia con la storia e tante altre discipline. Il professor Franco Crevatin l’ha definita, non a caso, un processo di indagine culturale. Perché si parte dalla parola ma si giunge a un mondo strepitoso che le parole stesse sostengono.
I tuoi video sono sempre molto ben studiati, si nota uno studio approfondito, viene quindi naturale e spontaneo domandarti quali siano le tue fonti.
Beh, le fonti sono molteplici. Il Dizionario napoletano semantico-etimologico di Carlo Iandolo, interventi di Alfredo Imperatore; per alcuni termini mi sono servito anche del glossario seicentesco di Du Cange. Insomma le fonti sono varie, non posso elencarle tutte.
Dunque, alla stregua di un novello letterato, come gli antichi, tu ti proponi di ricercare il vero e di svelarlo al pubblico attraverso i tuoi video. Non ti resta che dirci dove possiamo seguire questa tua ricerca!
Per seguirmi basta connettersi a Facebook e cercare la pagina L’etimologo.
Spero vivamente che entriate a far parte di questa splendida famiglia, allargandola sempre di più e seguendo con piacere le mie avventure e quelle del dialetto napoletano. Grazie mille a tutti.
Grazie mille Gianluca, è stato un piacere chiacchierare con te di questo tuo fantastico progetto.
Non vi resta quindi che correre a seguire la pagina L’etimologo, pronti a immergervi nel meraviglioso mondo delle parole e a scoprire, insieme a Gianluca e al suo variegato team, che vede tra i protagonisti anche la sua dolce segretaria e il simpatico Pascalin, la loro storia e il loro misterioso e interessante passato.
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