Vietato l’ingresso agli uomini: sono sempre più diffuse le palestre riservate alle donne, che puntano a tenere lontani gli sguardi maschili indesiderati.
Sono in maggioranza franchising, ma non solo, e alcuni arrivano anche dagli Stati Uniti. Sono centri sportivi e palestre riservati alle donne e in Italia contano un numero di iscritte sempre maggiore.
Come si può notare dai loro siti, queste palestre puntano soprattutto sulla presentazione di un ambiente amichevole dove non provare imbarazzo e non sentirsi giudicate.
Citiamo letteralmente da siti, blog e interviste:
Ciò che è interessante di una palestra per sole donne è la possibilità di potersi muovere in libertà senza preoccuparsi del giudizio altrui [presuppone l’impossibilità di non preoccuparsene, nda], trovando magari in questa filosofia una motivazione per iscriversi quando tanti altri fattori ci hanno sempre scoraggiato vedi il confronto difficile con le miss superpalestrate o l’imbarazzo di mostrarci ai maschietti con una maglietta che segna i rotolini proprio dove non vorremmo.[1]
Da 10 buone ragioni per scegliere una palestra al femminile:
Per evitare i marpioni – In effetti è un’argomentazione che tiene… Le molestie sessuali, anche se in forma leggera sotto forma di allusione, sono davvero troppo diffuse nella nostra società. Ma i tempi stanno cambiando, come evidenzia il “Me too” partito dalle dive di Hollywood. [perché prendere in causa un movimento che non c’entra?, nda] Lontano dagli occhi maschili e dal testosterone [volete associare le molestie al testosterone?, nda], la palestra per le donne può essere un luogo autentico [che vuol dire, che gli altri sono virtuali?, nda] dove praticare sport con la tua personal trainer, mentre le palestre miste per alcuni sono solo terreno di caccia. Ti puoi dedicare serenamente agli esercizi per i glutei, senza sguardi indiscreti.[2]
Ma soprattutto, ci si potrà muovere liberamente senza imbarazzi. Tradotto, il palestrato di turno (vero o aspirante) se ne rimarrà serenamente altrove. Ricreando un clima più da college che da competizione: decisamente più easy.[3]
Alcune clienti mi hanno raccontato che desiderano un po’ di privacy, sono a disagio andando in un luogo in cui si sentono osservate e ricevono sguardi indesiderati. Oppure vanno in palestra per allenarsi [sconvolgente! Le persone vanno in palestra per allenarsi!, nda] e non apprezzano le avances del vicino di tapis roulant. O semplicemente non sono lì per fare conoscenze, ma solo per distrarsi. […] Vogliono fare sport senza sguardi maschili.[4]Vito Carlucci, responsabile
Oltre a rafforzare il cliché della competizione femminile, questi centri si propongono come risposta al problema implicito di presunti sguardi maschili indesiderati. Per capire se questo problema è reale o no, abbiamo sottoposto a un sondaggio online 150 donne che si allenano in palestra.
A essere state oggetto di sguardi indesiderati di sconosciuti sono circa il 59%, di cui un terzo che si sente osservata ogni volta che va in palestra. E, se uno sguardo strano sembra troppo equivocabile, il 13,4% delle intervistate dichiara di essere stata importunata o molestata in palestra, pur essendo uno spazio chiuso e controllato.
Ne deriva che, per ricercare un ambiente dove sentirsi più tranquille e a proprio agio, più di un quarto delle intervistate si iscriverebbe a una palestra riservata alle donne, mentre il 30% ci penserebbe.
Riportiamo alcune risposte positive al women’s only più rappresentative:
1. Non mi piace farmi vedere sudata 2. Evitare gli sguardi maschili 3. Di per sé non amo l’ambiente della palestra, quindi probabilmente in un ambiente solo femminile potrei sentirmi un pochino più a mio agio. 4. Per evitare molestie o approcci (in quest’ultimo non ci sarebbe niente di male, ma in quei momenti preferisco concentrarmi su altro), anche se finora non mi sono mai capitati in palestra. 5. Mi sentirei più tranquilla. 6. Ci ho pensato più volte. Mi sentirei meno giudicata, più sicura, più libera di non essere brava, più libera di sbagliare, più libera di essere me, più a mio agio in generale, più libera di non dover dimostrare niente a nessuno. 7. Perché penso non ci sarebbero paure o ansie di essere presentabili anche se siamo sudate, ci sarebbe più sorellanza! 8. Per quanto di solito non faccio caso a chi ho intorno, avendo intorno gli uomini ho sempre la sensazione che qualcosa di spiacevole potrebbe accadere. 9. Essere più tranquilla. 10. Mi sentirei molto più a mio agio. 11. Mi piacciono molto i corsi frequentati da sole donne, non sento la stessa pressione di essere comunque presentabile. 12. Libertà di muovermi come mi pare senza attirare sguardi e attenzioni non richieste. 13. Si crea un legame ed è un ambiente più rilassato. 14. Perché di fronte alle donne mi sento meno in imbarazzo, anche se già cambiarmi nello spogliatoio davanti a tutte è una tortura. 15. Mi trovo un po’ più a mio agio in mezzo ad altre ragazze. 16. Perché ho assistito a casi di donne che sono state seriamente importunate e non è bello sentirsi costantemente osservate.
Oltre al divieto d’accesso agli uomini, queste palestre promettono un programma di allenamento ad hoc per le donne. In cosa sarà diverso?
Via pesi e bilancieri e vai con fitness e cardio per dimagrire, eliminare la cellulite ed essere pronte per la prova costume. Non è un’iperbole e citiamo anche qui letteralmente:
Per avere la pancia piatta in tempo per la prova costume, un po’ devi sudare! […] In molte palestre miste, gli impianti e i macchinari sono standardizzati per permettere a tutti di usarli. [appunto, quindi perché dovrebbe essere un problema?, nda] Di fatto, però alcuni macchinari possono non essere adatti al corpo femminile [a quanto pare le donne non sono comprese in “tutti”, nda]. Le donne più minute possono avere difficoltà a sollevare dei pesi eccessivi, per esempio [e gli uomini minuti no?, nda]. Anche l’esercizio per la crescita muscolare o di crossfit possono creare qualche difficoltà a un fisico femminile poco allenato [proviamo a far fare crossfit a un fisico maschile poco allenato?, nda].[2]
Palestre al femminile, luoghi dove signore di tutte le età e di tutte le taglie possono allenarsi e sudare in calzoncini corti e maglietta sformata [wow il progresso!, nda], proferire imprecazioni, pesarsi e fare la sauna lontane da sguardi indiscreti. La privacy è al centro del successo di marketing di questa idea. Ma non è tutto. Cambiano il tipo di allenamento, i macchinari, il personale, gli obiettivi. Alle signore non interessa, o interessa meno, esibire muscoli da primato, basta tonificare, tenersi in forma, perdere l’adipe accumulato. […] E gli allenatori, o meglio le allenatrici, sono in grado di capire tutto o quasi: i giorni più difficili e gli sbalzi ormonali [oh mio Dio, sono donna e potrei inveire contro il tapis roulant perché non mi controllo!, nda], la tragedia di un chilo in più sulla bilancia [Euripide ci fa un baffo, nda] e l’ansia della prova costume.[5]
E concludiamo con un articolo che addirittura propone
un centro estetica completo che ti permetta di completare il tuo percorso di bellezza [presuppone che l’allenamento femminile sia un percorso estetico, nda] migliorando il tuo aspetto esteriore.[6]
Ma se da un lato ci sono iscritte soddisfatte o potenziali come quelle delle risposte che abbiamo riportato prima, dall’altro lato un buon 44,7% ha avvertito qualcosa che non quadra e ha risposto che non si iscriverebbe:
1. Di solito tendono a proporre esercizi stereotipatamente per donne. Non sempre mi sento più a mio agio anche se in palestra all’ora in cui vado ci sono solo donne oltre me. 2. Perché non è giusto che io debba limitare la mia libertà perché altre persone non sono in grado di convivere civilmente col prossimo. 3. Perché non ci sono solo maschi che molestano o guardano, si possono conoscere anche maschi normali. 4. Anche se fosse la cosa che potrebbe farci sentire più sicure, l’isolamento potrebbe non essere la risposta adatta. 5. Perché non voglio sentirmi limitata solo per avere una parvenza di sicurezza. 6. Non ha senso isolarsi quando il problema non siamo noi ma un comportamento altrui. 7. Non credo sia il modo giusto per aggiustare la situazione. 8. Penso che sia ghettizzante. 9. Ho messo no, ma se fosse più comoda logisticamente e valida magari ci andrei. Ma non ho alcun interesse in una palestra di sole donne, anche perché in alcuni casi essere in corso con uomini può essere stimolante dato che hanno mediamente più forza fisica e quindi li vedresti fare cose fighe, che ti stimolano a dare di più. Poi mi farebbe strano, perché non dovrebbero venire gli uomini? Basta fare ambienti separati per i diversi corsi se hai paura di mettere a disagio i clienti (o cacciare dalla palestra chi infastidisce gli altri!). Poi, puoi sempre venire fissata da una ragazza interessata a te… che può fissarti pure in spogliatoio in teoria (meno frequente, ma possibile quindi il problema non si annullerebbe). Secondo me non ci sarebbero vantaggi rispetto a una palestra mista e ben gestita. 10. Perché non sono io a dover arretrare. 11. Perché vorrei stare in uno spazio misto in cui ognuno può fare attività fisica senza timore di essere molestato da uomini o donne. 12. Non è ghettizzando le donne che smetteranno le molestie. Anzi può essere controproducente. 13. Non credo che separazione e ghettizzazione siano una risoluzione dei problemi. 14. Perché, anche se sono stata importunata, generalizzare la colpa di un uomo a tutti è stupido. 15. Non ho problemi né col genere femminile né con quello maschile. 16. Perché dovrebbero essere educati i maschi, non segregate noi! 17. È una stronzata (sic) colossale. 18. Non penso sia questa la giusta soluzione. 19. Sinceramente in palestra vado solo per puro benessere fisico e psichico. Ho bisogno di muovermi e distrarmi con lo sport che comunque mi piace. Non baderei proprio a questo aspetto, per lo meno non so proprio rispondere adesso. Mi trovo comunque bene nella mia palestra aperta ad ambedue i sessi, purtroppo persone moleste si possono incontrare ovunque. Ad esempio a me è capitato infinite volte sui mezzi ma mai in palestra. 20. Lo trovo sessista. 21. Perché il concetto è assurdo. Non è la segregazione, ma l’educazione a cambiare le cose. 22. Non è la soluzione per evitare sguardi e commenti indiscreti, ma serve giusta educazione di tutta la popolazione. Anche se so che non è una manovra a breve termine, separare uomini e donne creerebbe ancora più astio. 23. Non vedo perché dovrei farlo, non vedo nemmeno perché dovrebbe esserci una palestra per sole donne. Se una persona importuna qualcuno in palestra deve essere allontanata dalla palestra, uomo o donna che sia. Non penso serva dividere le palestre per genere. 24. Perché non è il genere a creare la molestia, ma l’individuo. 25. Dovrebbero essere gli uomini a smettere di dare fastidio alle donne, non le donne a “fuggire” via in una palestra per sole donne. 26. Non è chiudendosi in un ghetto che si risolvono le molestie.
Unendo i puntini la conclusione appare chiara davanti ai nostri occhi: la palestra per sole donne non combatte il problema degli sguardi indesiderati perché non interviene sulla causa. Le donne iscritte si illudono di allontanare gli sguardi fastidiosi con il simpatico slogan “Niente uomini, niente specchi” oppure “off limits ai maschietti”, quando in realtà sono le stesse donne ad allontanarsene auto-ghettizzandosi.
Una volontaria segregazione, dentro e fuori dalla palestra cozza con la possibilità di vivere in libertà la nostra vita, dentro e fuori dalla palestra. Ci rende vittime, aumenta il contrasto di un binarismo già troppo marcato e rafforza tutte le altre divisioni che da questo binarismo sono causate: divisioni di spazio fisico come di spazio culturale.
E c’è dell’altro: è stato accertato che le uniche regole per superare la prova costume sono: (a) avere un corpo, (b) indossare un costume e poi (c, facoltativo) usare gli specchi e far ballare cellulite e rotolini sudati.
Nata ad Alcamo, in Sicilia. Ha preso molto sul serio il fatto che "in principio era il Verbo" e si è laureata in Comunicazione a Bologna. Adesso studia Semiotica, lavora e fa tante altre cose. Ad esempio sfila un paio di collant al giorno, mangia mayonese e si impegna per diventare ogni giorno se stessa.
[…] di ricevere commenti indesiderati da uomini – e neppure sguardi o palpeggiamenti. Il sito Parte del Discorso ha elaborato una statistica ad hoc, a partire da un sondaggio online che ha coinvolto 150 donne che […]
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[…] di ricevere commenti indesiderati da uomini – e neppure sguardi o palpeggiamenti. Il sito Parte del Discorso ha elaborato una statistica ad hoc, a partire da un sondaggio online che ha coinvolto 150 donne che […]