Palazzo Bonaparte, storica residenza romana di Maria Letizia Bonaparte, madre di Napoleone, è stato aperto per la prima volta al pubblico martedì 9 luglio dopo un anno di restauri sia della facciata esterna che degli interni, allo scopo di rinnovare e rendere più funzionali gli ambienti, esaltando al tempo stesso tutti gli elementi architettonici, storici e decorativi. L’apertura, dopo quattrocento anni, permette di scoprire uno dei palazzi più particolari del centro capitolino: probabilmente, infatti, non esiste una sola persona che, fermandosi a Piazza Venezia, non abbia osservato con curiosità quel balconcino che sporge e spezza l’armonia rinascimentale che contraddistingue i palazzi della piazza e di via del Corso.
L’apertura di Palazzo Bonaparte ha trovato grande successo presso il pubblico romano: oltre duemila persone sono state in coda fino a mezzanotte, incuriosite dalla residenza storica e da quel balconcino dal quale si sporgeva la madre di Napoleone per scrutare i passanti e da dove, quando in vecchiaia divenne cieca, si faceva raccontare dalla sua dama di compagnia cosa accadesse.
In foto, la copia della statua di Marte Pacificatore, che accoglie i visitatori di Palazzo Bonaparte a Roma
All’interno del salone principale del palazzo troviamo subito il vero fiore all’occhiello: una copia in gesso del Marte Pacificatore, statua ispirata a Napoleone che fu regalata da Canova proprio a Madama Letizia, accoglie e colpisce subito i visitatori.
«Mi piace tagliare i nastri, soprattutto quando ci si riappropria di un edificio così importante, nel posto giusto a Roma, dove si potrà fare un’operazione di potente valorizzazione di diffusione culturale», spiega il Ministro dei Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli.
L’apertura del palazzo è stata possibile grazie a Generali Italia in collaborazione con Arthemisia, che l’ha reso il primo spazio del proprio progetto Valore Cultura per valorizzarlo come nuovo polo d’arte e cultura per la comunità. Da quest’autunno, infatti, Palazzo Bonaparte diventerà uno spazio d’esposizione. Il 6 ottobre sarà inaugurata la prima mostra, Impressionisti segreti, con oltre cinquanta opere mai viste prima provenienti da collezionisti privati importantissimi: saranno presenti opere di artisti come Monet, Renoir, Cezanne, Sisley, Caillebotte e Gauguin.
C’è da dire, però, che lo spazio espositivo non sembra essere immenso: cinquanta opere potrebbero essere tante e, forse, potrebbe risultare perfino inadatto alla mole di persone che ci si aspetta possa essere presente.
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